Anche a causa della scarsa propagazione che in questi anni crea difficoltà al nostro operare, il modo di trasmissione digitale FT8 ha spopolato nella comunità radioamatoriale di tutto il mondo.
In parole povere il Modo FT8 da la possibilità di collegare altre stazione anche se il segnale ricevuto è quasi inesistente ( sotto la soglia di rumore). Questo si traduce in pratica nella possibilità di fare il giro del mondo con pochi Watt e con antenne poco performanti.
Come molti altri radioamatori, anche io soffro del problema delle antenne che in HF sono sempre grandi e pesanti, quindi per necessità, ma sopratutto per curiosità mi sono avvicinato a questa “filosofia di pensiero”. Si, più una filosofia di pensiero che un modo di trasmettere perchè è molto diverso da altri modi come la fonia il CW (esempio il QBot) o altri sistemi digitali. Infatti il software che normalmente si utilizza è estremamente automatizzato e se ben configurato segue da solo il QSO fino alla QSL.
Ovviamente sta all’operatore attivare o meno tutti questi automatismi e se si mantengono disabilitati assume anche un certo fascino.
In questo mio contributo non voglio spiegare il principio o gli algoritmi che stanno dietro a questo protocollo ( non ne sarei nemmeno in grado), ma voglio mostrare la mia interpretazione di questa filosofia, portata nel mondo del mobile QRP. Innanzi tutto il programma per la decodifica/codifica dell’FT8 che ho preso in considerazione si chiama WSJT-X e deve essere scaricata l’ultima versione per poter garantire la compatibilità con l’intero sistema.
Dopo una breve lettura delle varie versioni ho scoperto che esiste anche una versione per LINUX, ma allora perchè non creare una versione portatile con la Raspberry !!! Magari con una batteria e poi collegato al FT-897D anch’esso con batterie ecco che si crea una vera e propria stazione Mobile e se si è sufficientemente “onesti” anche veramente QRP ( l’897 può erogare anche solo 5 watt)…..
Ecco la lista della spesa e come l’ho assemblata:
Un sistema batteria /ricarica per Raspberry Pi 3
Un LCD da 5 pollici HDMI della WaverShare
e una Raspberry PI 3 o 3B+
una scheda audio compatibile
un convertitore UART usb tipo TTL-232R
I COLLEGAMENTI SONO VERAMENTE SEMPLICISSIMI!!
Si collega l’LCD alla HDMI della Raspberry e l’usb del Touch Screen a una porta usb della Raspberry
La scheda audio si collega ad una porta usb della Raspberry
La batteria si collega alla porta usb di alimentazione della Raspberry
In fine la seriale usb si collega all’ultima porta libera della Raspberry
Io ho usato un vecchio mobiletto di legno e lo scudo superiore l’ho fatto in vetronite ma lascio al costruttore
la fantasia di come inscatolarlo.
MANCA PERO’ LA COSA PIU’ IMPORTANTE
Il software che fa funzionare tutto questo guazzabuglio!!
Come ho già detto il programma principale lo si scarica dal link che ho dato ad inizio articolo, il sistema operativo lo si scarica dal sito della Raspberry (asseconda del modello che si possiede) e poi TANTA PAZIENZA ma vi garantisco che il risultato vale lo sforzo !!
A PARTE GLI SCHERZI se l’idea è quella di provare a fare tutto da soli ( in pieno spirito radioamatoriale ) allora penso di avere dato uno spunto sufficiente per partire, mentre se qualcuno non vuole cimentarsi nella sfida o ritiene di non esserne in grado può contattarmi e sarò lieto di procurare il necessario.